Siamo nel 1999, mentre i
Giapponesi della Capcom si preparano a sfornare il terzo capitolo di
una delle serie survival horror di maggior successo della storia
videoludica, i connazionali della konami pubblicano un gioco
destinato ad aprire la strada verso la saga numero uno rivale di
Resident Evil, stiamo parlando di Silent Hill.
Questo gioco, in esclusiva
PlayStation, per quanto si possa accostare al survival della Capcom ,
ha delle differenze che lo caratterizzano.
L'atmosfera che si
percepisce, è disturbante dal punto di vista psicologico con
creature inquietanti e situazioni surreali degne del peggior incubo.
Silent Hill deriva dal
nome della cittadina maledetta dove si verificano strani eventi che
coinvolgeranno Harry Mason, il quale è alla ricerca di sua figlia
Cheryl, scomparsa a seguito di un'incidente stradale nei pressi del
paese.
Altra particolarità di
questo gioco, rispetto alle sue concorrenti dell'epoca, è proprio il
protagonista; esso non è il classico eroe esperto d'armi o avvezzo
all'azione, anzi, è una persona qualunque che cerca di sopravvivere
agli orrori nel disperato tentativo di cercare sua figlia.
L'inventario è
illimitato, quindi si può portare con sé tutto quello che si trova
senza doverlo gestire, così come i salvataggi, che tuttavia sono
sempre legati a dei punti ben stabiliti.
La trama è molto
articolata, e durante il gioco sono presenti numerosi enigmi, alcuni
più impegnativi, mentre i finali sono 5 e variano in base alla
reazione di alcuni momenti chiave.
Graficamente questo gioco
utilizza fondali poligonali, a differenza di Resident Evil che usa
una grafica renderizzata e quindi statica. Questa scelta però, visto
i limiti tecnici della console, ha costretto i programmatori a
ridurre la qualità delle animazioni di alcuni nemici. L'uso
massiccio della nebbia, per quanto sia stato fondamentale nel dare
quell'atmosfera inquietante alla cittadina, è dovuta anch'essa a
scelte di risparmio grafico, infatti serve per nascondere il
fastidioso effetto popup. Ottimi invece i filmati d'intermezzo.
Una nota di riguardo
va alla colonna sonora, realizzata da
Akira
Yamaoka, compositore
giapponese che gode di una certa fama internazionale.
Concludendo; Silent Hill è
stato un gioco importante nel suo genere che ha dato il via ad una
celebre saga ricca di atmosfere disturbanti, basata sull'horror
psicologico a differenza di quello più xenofobico di Resident Evil.
Nessun commento:
Posta un commento