Era
il 1996 e la DMA Design, successivamente ribattezzata come
Rockstar North, stava per sfornare uno dei giochi che
avrebbero fatto la storia videoludica, stiamo parlando di Grand
Theft Auto.
Il
titolo, volgarmente conosciuto con l'abbreviazione di GTA,
uscì inizialmente per la sfortunata Sega Saturn, e visto le
scarse vendite della console, gli sviluppatori pensarono bene di fare
delle conversioni per PC e PlayStation nel 1998,
seguita anche per Game Boy Color nel 1999.
Il
gioco è strutturato su tre livelli, ognuno di essi è ambientato in
una città: Liberty City, Vice City e San Andreas;
ispirate a quelle reali di: New York, Miami, e San
Francisco. Il giocatore interpreta un criminale che avrà la
facoltà di scegliere se vuole accettare delle missioni (tipo
uccidere qualcuno, rubare un veicolo, ecc.), rispondendo alle cabine
telefoniche, oppure scorrazzare liberamente lungo queste città
virtuali.
Le
mappe sono in 2D, e all'interno sono presenti strade, edifici, e
parchi, quindi animati da pedoni e veicoli di vario genere: dalle
vetture economiche alle supercar, piuttosto che furgoni e autobus,
fino alle moto.
La
caratteristica principale di questo titolo è proprio nella libertà
del giocatore che non si limita nella scelta delle missioni, ma bensì
di quello che si può fare all'interno del gioco stesso. Infatti si
possono rubare: auto, moto e veicoli in generale; assassinare pedoni
in vari modi: sparandoli o mettendoli sotto; e commettere vari atti
degni del peggior criminale. Tutto questo però allerterà la
polizia, che gradualmente darà filo da torcere fino a quando non
arrestano o ammazzano il protagonista, o in alternativa vengono
seminati.
Per
proseguire nel gioco è necessario raggiungere un certo punteggio che
si ottiene sia svolgendo le missioni assegnate che facendo azioni
criminali.
In
conclusione di può affermare che, Grand Theft Auto ha
sopratutto dato il via ad una delle saghe di maggior successo della
storia dei videogiochi, segnando un record assoluto di vendite a
livello mondiale.
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