venerdì 7 febbraio 2014

Retrogaming: Doom

Doom, storico fps pubblicato nell'ormai lontano 1993 da Id Software è stato un'icona dei videogiochi negli anni 90, ed ha posto le basi dei moderni sparatutto.

Il suo mix d'azione e violenza lo ha reso così popolare, da decretargli il termine identificativo "alla Doom" per questo genere di giochi. Si è stimato nel 1997 che la versione shareware (ovvero il primo dei tre episodi) è stata giocata da 15 milioni di persone. Dopo la prima pubblicazione per MS-DOS, sono state fatte tante versioni e numerosi sequel, anche su console, a testimoniare l'indiscusso successo di questo fps.

La trama ci veste nei panni di un marine spaziale, deportato su Marte a seguito di una insubordinazione verso un superiore. Costretto a lavorare per la U.A.C. (Union Aerospace Corporation), il protagonista, si troverà coinvolto in un incidente militare sulle lune di Phobos e Deimos. Mentre il personale delle stazioni di ricerca si trasforma in zombie, in breve tempo il marine spaziale rimarrà a combattere da solo contro orde di mostri e demoni.

Doom è strutturato in 3 episodi: Il primo "Knee-Deep in the Dead" è ambientato nella base su Phobos, e termina con uno scontro con due “Baroni dell'inferno” davanti ad un portale che conduce a Deimos, luogo dove ha inizio il successivo episodio. Il secondo “Shores of Hell”, in cui ci sono delle aree parzialmente invase dalla tecnologia dei demoni, culminerà contro il “Cyberdemon”, dove il protagonista scoprirà di trovarsi sopra l'inferno. Ed è proprio li l'ambientazione dell'ultimo episodio (dai cui prende il nome), dove alla fine bisognerà fronteggiare il terribile “Spider Mastermind”.

Il motore grafico, inizialmente progettato da John Carmack, utilizzava l'innovativa tecnologia (BSP) (partizione binaria dello spazio). Questo Doom Engine, seppur non fosse effettivamente tridimensionale, permetteva di creare livelli a differenti altezze, l'utilizzo di texture su tutte le superfici, formare pareti con angoli minori o maggiori di 90°, variazioni del grado di luminosità e l'ondeggiamento dell'arma in primo piano. Questi miglioramenti, assieme ad un una maggiore interattività del livelli, donavano all'utente una giocabilità impensabile fino ad allora.

Doom è stato uno dei primi giochi a supportare il multiplayer. Tramite una connessione ethernet IPX potevano partecipare fino a 4 giocatori in rete locale, in modalità deathmach o cooperativa.

In conclusione cosa posso aggiungere; questa è pietra miliare dei videogiochi!

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