Correva
l'anno 1996 quando i giapponesi della Capcom pubblicarono un gioco
che fece la storia dei survival horror. Uscito precedentemente sul
mercato nipponico il 22 marzo dello stesso anno sotto il nome di
Biohazard, per via di problemi legati al copyright, dovette cambiar
nome al momento dell'uscita sui territori occidentali. Infatti
l'omonima band heavy metal americana possedeva tali diritti, e quindi
gli sviluppatori dovettero ribattezzare il gioco col nome che tutti
conoscono, ovvero Resident Evil.
Questo
titolo, a detta degli sviluppatori, è stato il capostipite del
genere dei survival horror, e per molti aspetti, nonostante prima ne
fossero usciti altri come, Alone in the Dark e Sweet Home, non si può
dire errata tale affermazione, anzi. Resident Evil è stato il primo
gioco della storia a proporre un tasso di violenza che non si era mai
visto prima. Anche l'atmosfera, ispirata dai classici film di Romero,
è molto pesante e sottolinea la paura verso i non morti e le deformi
mostruosità delle letali creature in cui ci si imbatteranno i
protagonisti.
La grafica
prerendizzata (e quindi statica) era realistica per l'epoca, e dava
un ottimo senso di immedesimazione al giocatore.
La trama
racconta di una squadra appartenente alla S.T.A.R.S.
(un'organizzazione anti terroristica), che sorvola la foresta di
Racoon per investigare su degli strani omicidi avvenuti nei pressi
dell'omonima città. Nel filmato introduttivo si nota questo team,
chiamato Alpha, che stà cercando i colleghi della Bravo, di cui
hanno perso i contatti. Poco dopo, la squadra atterra nei pressi di
una villa vicino alle montagne Arklay, e un loro membro, Joseph
Frost, viene attaccato da dei cani zombi. Il resto del team ripiega
all'interno della magione, pensando di essere al sicuro, quando
invece scopriranno che essa è solo una facciata, la quale nasconde
gli orrori dei laboratori segreti della società biotecnologica
Umbrella Corporation. Come se non bastasse, è andato tutto fuori
controllo, le creature infette si sono liberate e il personale è
morto o è stato contagiato dal virus, trasformandosi in zombi.
Prima
d'iniziare una partita si potrà scegliere tra due personaggi: Chris
Redfield e Jill Valentine, di cui le storie saranno molto simili, ad
eccezione di alcune scene d' intermezzo.
Successivamente
all'edizione Playstation ne sono state fatte tante di conversioni,
alcune censurate, per via dell'alto tasso di violenza, altre invece
con aggiunte, tipo: nuovi costumi e visuali alternative. Una nota di
riguardo va sicuramente alla versione per Nintendo GameCube, il quale
non è altro che un remake del 2002 ma con molte aggiunte, come:
nuove ambientazioni, nuovi dialoghi, e una grafica aggiornata alla
generazione della console ospitante. Questo gioco ha dato anche il
via alla saga omonima, che vanta numerosi titoli fino ad oggi.
Resident Evil
ha fatto la storia, ed è un classico da non farsi sfuggire per tutti
gli appassionati dei survival horror e dei giochi retrò.
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