I possessori di PC
probabilmente già lo conoscono, sopratutto gli appassionati del
genere survival horror, è uno dei giochi più spaventosi degli
ultimi tempi, stiamo parlando di Outlast.
A distanza di qualche mese
dall'uscita sulla piattaforma Steam, questo titolo approda anche
nelle console nex-gen, e nel caso specifico sulla PlayStation 4. Il
gioco, sviluppato da Red Barrels, è uscito il 5 febbraio 2014 in
forma gratuita per i possessori di un abbonamento PlayStation Plus.
La storia ci vede nei
panni di un giornalista di nome Miles Upshur, il quale dovrà
investigare su delle attività sospette all'interno del manicomio
Mount Massive Asylum. Ma ben presto il protagonista si troverà
faccia a faccia con gli orrori di questo luogo, infatti, sarà
bloccato all'interno dell'istituto, con i pazienti mostruosamente
deformi e folli che cercheranno di ucciderlo.
La caratteristica
principale di Outlast è che Miles non combatterà, l'unica cosa che
potrà fare sarà semplicemente (si fa per dire) sopravvivere,
nascondendosi dietro ogni appiglio (una colonna di cemento, un
armadio, sotto il letto, ecc.) senza farsi scoprire mentre cerca una
via di fuga. L'unica cosa che ha in dotazione più vicino ad un'arma,
è la sua videocamera, infatti, nelle sezioni buie la si può usare
con la visione a infrarossi e nel caso riprenda degli eventi
importanti, si aggiornerà il diario degli appunti, importante nello
sviluppo della trama. In questi angusti, buii e claustrofobici luoghi
si potranno raccogliere delle pile per la videocamera, si, perché la
visione notturna consumerà anche le batterie, che dovranno essere
periodicamente sostituite, e per ultimo si troveranno anche dei
documenti sparsi, i quali faranno chiarezza sugli agghiaccianti
esperimenti avvenuti nel manicomio. Non ci sono invece oggetti
curativi; quando si viene colpiti l'unica cosa che si può fare è
scappare a gambe levate e magari nascondersi sperando di seminare i
pazienti, in tal modo l'energia si recupera lentamente.
Questo titolo graficamente
non brilla, ma è gradevole, gira a 60 fps ad una risoluzione di
1080p, mentre il comparto sonoro è ottimo, enfatizza molto bene i
momenti di tensione. L'interattività dell'ambiente è un po'
limitata, a parte nascondersi e aprire/chiudere porte non è che si
possa fare molto.
Durante il gioco si prova
sempre quel senso di paura di essere scoperti, si avverte
quell'insicurezza di non sapere cosa c'è dietro quella porta, chi si
nasconde dietro l'angolo o cosa si cela dentro quella stanza, in
pratica, Outlast mette paura, almeno all'inizio. Si, perché alla
lunga le meccaniche di gioco diventano abbastanza ripetitive e
quindi le sensazioni iniziali potrebbero scemare un po'.
Ad ogni modo ci troviamo
di fronte ad un ottimo titolo, praticamente quasi identico alla
versione per PC, ed è altamente consigliato per chi non l'aveva
provato prima, sopratutto perché si tratta di un survival horror
puro per PlayStation 4, che porta una ventata d'aria fresca ad una
console con pochi titoli disponibili.
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